La Biblioteca di Medicina “Matteo Ricci”

Sandro Apis
Direttore del Centro di Ateneo di Documentazione, Università Politecnica delle Marche

 La felice occasione costituita annualmente dalla “Settimana introduttiva per gli studenti del 1° anno dei Corsi di Laurea e Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia” rappresenta una vetrina importante, per certi versi irripetibile, per molti dei servizi che l’Ateneo eroga agli studenti. I servizi bibliotecari, sicuramente, tra questi.

L’esperienza insegna che prima o poi tutti gli studenti fruiscono dei servizi di biblioteca, ma ammonisce pure sul fatto che ben difficilmente si riesca a divulgare il panorama completo ed organico delle opportunità che le biblioteche mettono a disposizione degli utenti.

Le biblioteche svolgono un ruolo che ha come concreta ricaduta il recupero di tutta l’informazione esattamente necessaria in ogni singola fase del curriculum di studio e ricerca, con cospicuo risparmio di tempo e denaro. Tuttavia, l’incontro con i fruitori avviene in maniera individuale, puntiforme, via via che l’utente ravvisa una specifica esigenza. Può succedere a volte che la domanda e l’offerta di servizi non si incontrino: perché non vi è un luogo di incontro di cui vi sia cognizione condivisa, perché le biblioteche non riescono a diffondere l’informazione, perché i tentativi di attivare momenti di Information Literacy non trovano un’udienza sufficientemente numerosa. Spesso infatti gli sforzi per avviare gli utenti a forme più approfondite ed efficienti di recupero e gestione dell’informazione mediante specifici corsi di formazione bibliografica di base si bloccano di fronte alle scadenze sempre fitte nel calendario di studio individuale, che non lascia spazio a qualcosa di non immediatamente finalizzato e la cui utilità maggiore sopravverrà soltanto più tardi, in fase di ricerca di tesi, in un futuro non ancora ben delineato.

Il ruolo di una biblioteca scientifica e biomedica merita certamente una ridefinizione agli occhi di chi, come i giovani neoiscritti, si aspetta una realtà riconducibile alle immagini che tradizionalmente sono associate alle biblioteche: scaffali, libri, un po’ di polvere…

In realtà l’investimento che l’Ateneo dedica ai servizi di biblioteca complessivamente intesi sfiora l’1,2 milioni di Euro e di questi quasi l’80% è orientato su acquisizioni di carattere digitale (riviste e banche dati, principalmente). Il che vuol dire che la biblioteca si è smaterializzata e quella fisica che può essere “vista e toccata” nei locali adibiti è solo la punta di un iceberg del quale il più non si vede.

Le tipologie di risorse che la biblioteca mette a disposizione dei suoi utenti sono quelle che seguono:

SU SUPPORTO CARTACEO

  • Monografie: pubblicazioni non periodiche, generalmente concepite come trattazione sistematica di uno specifico argomento, complete in un volume o destinate ad essere completate in un determinato numero di volumi
  • Periodici: pubblicazioni che escono in serie continua sotto uno stesso titolo, a intervalli regolari o definiti per un periodo di tempo indeterminato, con numerazione o datazione progressiva di ciascuna unità componente la serie
  • Letteratura grigia: l’insieme dei documenti non pubblicati in forma convenzionale, destinati per gran parte all’uso interno dell’ente che li produce o per il quale sono stati prodotti, e per questo motivo di difficile reperimento (per es. le tesi di laurea).

SU SUPPORTO DIGITALE

  • Materiale elettronico e multimediale
  • Periodici elettronici: pubblicazioni seriali in formato digitale
  • Banche Dati

I materiali sono ricercabili a partire da appositi cataloghi che sono reperibili sulla pagina web del Centro di Ateneo di Documentazione http://cad.univpm.it/SebinaOpac/.do. La ricerca può essere complessiva, su tutti i materiali disponibili, oppure più precisa, selezionando lo specifico menu di ricerca per la tipologia di risorsa di interesse (libri, riviste, tesi, banche dati).

Il catalogo può essere interrogato da remoto e da fuori rete, anche su apposita App scaricabile dal sito. Consente di chiedere il prestito di un libro che risulti disponibile attraverso l’autenticazione con le credenziali d’Ateneo di cui tutti dispongono. In tal caso il libro resterà disponibile al prestito per tutto il giorno successivo per il richiedente. Per i volumi in prestito esterno, può essere attivata la prenotazione del volume in modo che al suo rientro l’utente venga avvisato: il libro resterà a sua disposizione per un giorno affinché possa procedere a chiederne il prestito. I periodici in formato cartaceo sono di norma esclusi dal prestito e possono essere consultati in sede. I documenti possono essere fotocopiati nei limiti consentiti dalla legge 633/1941 che regolamenta il diritto d’autore, in misura pari al 15% delle pagine del volume. La biblioteca partecipa, come tutto il Sistema bibliotecario d’Ateneo al Servizio Bibliotecario Nazionale. Pertanto, i volumi, oltre a essere presenti sul nostro catalogo, sono localizzati e ricercabili sul Catalogo Nazionale dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico, https://opac.sbn.it, dove confluiscono e sono localizzati i record catalografici delle oltre 6000 biblioteche aderenti, e a cui si può attingere per sapere dove trovare pubblicazioni che non risultino disponibili sul catalogo della propria biblioteca. All’occorrenza si potrà chiederne il prestito interbibliotecario.

Le risorse online in abbonamento sono consultabili e scaricabili senza necessità di autenticazione, purché il collegamento avvenga dalla rete fissa d’Ateneo o connettendosi ad essa mediante WiFi o da remoto attivando dalla solita pagina del C.A.D. il proxy server (che richiede di autenticarsi con le credenziali d’Ateneo suddette).

Le diverse tipologie di supporto dei documenti della biblioteca rispondono in gran parte alla duplice missione che l’Ateneo si pone e che la biblioteca supporta. c’è una funzione orientata alla didattica, alla trasmissione di contenuti e del sapere di base e consolidato della disciplina e una funzione orientata alla ricerca, cioè alla produzione del nuovo sapere. Le due parti, pur essendo in continua osmosi, sono anche abbastanza chiaramente distinte.

E così le biblioteche

  • supportano la didattica mediante l’acquisizione dei libri di testo e di base in formato quasi esclusivamente cartaceo
  • supportano la ricerca attraverso l’abbonamento a banche dati e alle maggiori riviste scientifiche internazionali (di solito in formato elettronico).

Nella prima fase della carriera universitaria di solito gli studenti utilizzano prevalentemente gli spazi di studio messi a disposizione dalla biblioteca e fruiscono delle copie dei libri di testo acquisiti dalla biblioteca in numero di copie multiple (di solito tre, due delle quali destinate al prestito esterno).

Successivamente, specialmente in fase di tesi, diviene importante fruire delle risorse più specifiche e più aggiornate rispetto alle frontiere più avanzate della ricerca: le riviste e le banche dati. In questa fase il ruolo dei servizi bibliotecari diviene più sofisticato e consiste nel supporto in fase di impostazione della ricerca, di conoscenza delle fonti consultabili, di approvvigionamento dei documenti che non sono disponibili in biblioteca o fra gli abbonamenti attivati.

Da questo punto di vista sono importanti i servizi di ILL (Interlibrary Loan) per il reperimento e l’ottenimento in prestito di volumi presenti in raccolte di altre Istituzioni, o il Document Delivery per procurare articoli pubblicati su riviste non in abbonamento. Sono servizi che quasi sempre pervengono a un esito positivo e che funzionano in regime di scambio reciproco con le biblioteche esterne e quindi sono erogati per lo più in modalità gratuita, salvo rari casi in cui si richiede un contributo di rimborso delle spese di spedizione.

I limiti di spazio non consentono di entrare nel merito di una descrizione analitica delle risorse digitali disponibili, per cui sarà utile almeno un momento ulteriore di contratto con i bibliotecari addetti.

Considerando che il servizio di front office, presidiato da personale non universitario, può assicurare una prima informazione, è tuttavia da sottolineare che il personale del back office, che sono poi i bibliotecari, è sempre a disposizione per consulenze di carattere più particolare e che ovviamente può essere interpellato per ogni esigenza.

È attivo anche un servizio online denominato “Chiedi al Bibliotecario”, cui si può accedere dal sito del C.A.D., dal quale è possibile inviare quesiti di richiesta relativi ai servizi bibliotecari, segnalare malfunzionamenti, ricevere informazioni sulla natura delle raccolte. La risposta è fornita via mail, al massimo entro due giorni lavorativi. Il servizio non permette di commissionare ricerche bibliografiche specifiche (per cui la presenza personale dell’utente è richiesta necessariamente), ma è utile per risolvere dubbi e fornire informazioni di carattere generale e procedurale.

Alcuni numeri della Biblioteca di Medicina “M. Ricci”

Volumi 8374
Riviste in formato cartaceo 560 testate
Riviste in formato elettronico 3451 testate
Posti di lettura 120

Orario: dal lunedì al venerdì —- 08.30-21.30
sabato —- 08.30-13.00

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