Your Future Festival

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Relazione d’apertura del  Magnifico Rettore

Buonasera e ben trovati in questa bellissima Aula Magna, per l’inaugurazione del nostro festival e per la Cerimonia di conferimento del titolo di Dottore di Ricerca per l’A.A. 2016/17, bentrovati anche ai più giovani, ci fa molto piacere avervi con noi, perché il futuro è vostro e sarà costruito grazie a voi.

Vorrei iniziare questa quinta edizione di Your Future Festival chiedendovi aiuto: noi abbiamo bisogno dell’opinione pubblica e voi siete parte dell’opinione pubblica, per diffondere i valori che coltiviamo ogni mattina: la conoscenza, la ricerca, lo studio. Valori fondanti per una società che guarda al futuro. Vi chiedo aiuto perché questi valori non sempre sono condivisi, non sempre l’istruzione ha, nella nostra società, un ruolo centrale. Oggi esprimiamo questo valore grazie a voi che riceverete il diploma di Dottore di Ricerca, voi cento giovani campioni, che avete dimostrato impegno e confronto costante con il mondo che vi sta attorno, arrivando alla fine di un percorso lungo e affascinante, quello della ricerca, con ottimi risultati. La nostra Università è inserita in un territorio, le Marche, ricco di ispirazioni e nel passato ha permesso di realizzare importanti trasformazioni, di passare da un’economia prevalentemente agricola ad un’economia post industriale. Questi territori sono stati ricchi di ispirazione ora però hanno bisogno del nostro contributo, hanno bisogno di un contributo qualificato della nostra università.

Qualche settimana fa abbiamo organizzato presso la Facoltà di Economia un convegno, “Le Marche di domani: sviluppo, lavoro 4.0 e coesione sociale”. Tra le diverse memorie che sono state presentate una di queste ha fotografato l’economia delle Marche oggi. Un’immagine, da alcuni punti di vista anche impietosa, dove le Marche si vedono sempre più allontanarsi dal Centro-Nord e di conseguenza sempre più vicine al Sud dell’Italia, in termini di occupazione e reddito pro capite. Negli ultimi anni abbiamo visto, e ce la mostrano le condizioni economiche di molti di noi, una differenza in negativo rispetto al passato.

Contemporaneamente la nostra Università che ha un “fatturato” tutto focalizzato sull’internazionalizzazione, in termini di ricerca e mobilità studenti, è stata recentemente valutata dall’agenzia ANVUR, proprio per l’attività di ricerca, come una università eccellente, ponendoci in una posizione prossima alle università del Nord. L’Università Politecnica delle Marche per la sua capacità di “esportare” ricerca, di “esportare” conoscenza, di far viaggiare i suoi tanti studenti e studentesse, si trova ad appartenere al cluster delle università del Nord. Noi abbiamo, per la qualità di risultati, tratti equivalenti alle università del Nord. Abbiamo ben 8 dipartimenti d’eccellenza, valutati per la qualità della ricerca prodotta, su 12 e di questi 5 sono stati ammessi ad un finanziamento straordinario che permetterà il reclutamento di quaranta giovani ricercatori di cui venti a tempo indeterminato. Una misura significativa che pone l’Università Politecnica delle Marche ai primissimi livelli in Italia. Se la nostra “impresa” che valorizza lo studio, che valorizza la ricerca è stata premiata, allora possiamo essere d’aiuto a questi territori, possiamo fare da traino, spingerli verso quei confini della conoscenza che voi avete studiato e approfondito e che portano allo sviluppo economico.

Negli ultimi anni il nostro Paese ha individuato dodici aree tematiche, i dodici cluster tecnologici nazionali, e su queste aree abbiamo svolto una azione di coordinamento per far emergere le specializzazioni dei nostri territori e portare le imprese delle Marche all’interno di questi cluster. Abbiamo “condensato” queste attività creando un cluster di imprese delle Marche per essere attivi a livello nazionale e quindi a livello europeo. Continueremo queste azioni anche all’interno del Competence Centre appena creato nell’ambito del Piano nazionale Industria 4.0, con capofila la Scuola Superiore Sant’Anna.

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Al tavolo della Presidenza il Rettore, l’assessore Paolo Marasca e l’imprenditore Diego della Valle; la consegna del Sigillo da parte del Rettore

L’Università Politecnica delle Marche è quindi presente in tutte le politiche nazionali che puntano allo sviluppo e alla trasformazione dei nostri territori per continuare ad essere di supporto e di traino allo sviluppo. Se in passato abbiamo accompagnato le trasformazione regionali da un’economia prevalentemente agricola ad un’economia prevalentemente post-industriale, oggi dobbiamo intensificare questo nostro contributo perché le università devono stare al centro dello sviluppo dei propri territori.

Ecco perché all’inizio ho chiesto il vostro aiuto, perché voi siete parte dell’opinione pubblica, potete contribuire a definire le politiche di un Paese, e uscendo da quest’aula, oltre che portare a casa il meritato diploma, potete aiutarci a diffondere quest’idea di un futuro fatto di conoscenza, la nostra materia prima, la nostra energia per migliorare le nostre condizioni economiche e sociali.

L’unicità, la diversità e la parità sono le tre parole che riassumono l’obbiettivo che ci siamo proposti per questo festival: unicità perché ciascuno di voi è unico ma anche ricco nella sua diversità. Le diversità culturali sono una ricchezza. Le tante persone che incontriamo e che migrano nelle nostre regioni, sono un elemento di valore, un elemento che ha reso ricca l’Europa e che continuerà a rendere ricca l’umanità. La terza parola è parità perché dobbiamo evitare che ci siano ostacoli al raggiungimento dei risultati anche nello studio.

Durante l’inaugurazione dell’anno accademico ho parlato delle studentesse che si stanno avvicinando a percorsi di tipo scientifici, matematici e ingegneristici. È un fatto più che positivo, perché ne abbiamo sempre più bisogno. Ma per incrementare questo slancio positivo dobbiamo lavorare più sugli aspetti culturali e sull’interesse verso le materie scientifiche. Lo stiamo già facendo andando nelle scuole elementari con attività di orientamento. Ho fatto anch’io alcune azioni di orientamento incontrando gli alunni delle elementari e delle medie e lo fanno anche i miei colleghi che incontrano gli studenti delle scuole superiori perché è lì che bisogna raccontare la bellezza della scienza, la bellezza dello studio, la bellezza dell’esplorazione, quella che vi ha affascinato quando eravate piccoli, quella che vi ha permesso di intraprendere un percorso di studi lungo come quello che vi ha portato al dottorato di ricerca. Ecco dobbiamo raccontare a loro queste opportunità.

Durante il festival ci saranno tanti appuntamenti, dove parleremo della bellezza dell’istruzione e della bellezza dei territori. Anche per questo abbiamo invitato alla cerimonia di conferimento del dottorato di ricerca un testimone molto importante, il dottor Diego Della Valle che ha tratto ispirazione da questi territori. Mi auguro quindi che possiate, nel prosieguo della vostra attività, trarre ispirazione dalla bellezza del percorso che avete concluso.

Con questa testimonianza vorrei aprire il festival proprio perché abbiamo bisogno di questi testimoni perché il futuro è fatto d’intraprendenza, con orizzonti ampi da coinvolgere non solo le nostre regioni, i nostri territori ma il mondo intero.

Buona vita a voi giovani esploratori del futuro!

Sauro Longhi

Che cos’è il Festival

5^ edizione del festival di maggio voluto dall’Università Politecnica delle Marche per aprirsi alle città e favorire le connessioni tra studenti e cittadinanza, tra ricerca e territorio.

Oltre 40 appuntamenti tra workshop, discussioni, convegni e momenti di intrattenimento in una settimana, dal 14 al 19 maggio 2018. Info e programma http://www.yourfuturefestival.it/

Nel pomeriggio di lunedì 14 maggio si è inaugurata nell’Aula magna del Rettorato, con il conferimento del titolo di Dottore di ricerca per l’anno 2016-2017, la quinta edizione di Your Future Festival.

In un’aula gremita di partecipanti ed in un’atmosfere festosa, la cerimonia si è aperta con la relazione introduttiva del Rettore prof. Sauro Longhi che ha ribadito il ruolo centrale dell’Università nella ricerca e quindi nella crescita del Territorio che la ospita, nonché quello del Festival “occasione d’incontro per valorizzare le unicità di ognuno ma anche le diversità per garantire parità di ruoli e di opportunità”; l’Assessore Paolo Marasca ha ricordato la prima edizione del Festival che sin dal debutto gli è apparso luogo idoneo per il confronto delle idee e la conoscenza dell’altro; il dottor Diego Della Valle, Ospite d’onore, che ha ripercorso i tempi ed i luoghi della sua inarrestabile ascesa ed ha ricordato le tre condizioni essenziali per essere protagonisti nel mondo del lavoro, la chiarezza delle idee, la tenacia e la fortuna.Ha fatto seguito la presentazione, da parte dei rispettivi Coordinatori, dei neo-Dottori suddivisi per Dottorato di ricerca, per la Facoltà di Medicina introdotti dal Prof. Armando Gabrielli .

Nella fotografia, il Gruppo dei Dottori di Ricerca per l’anno 2016/2017

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