La gestione dei pazienti nei reparti di radioterapia oncologica in corso di diffusione del Covid-19.

Francesca Cingolani1, Francesco Fenu2, Liliana Balardi3, Giovanna Mantello2, Eleonora Arena2, Sara Costantini2, Francesca Cucciarelli2, Maika Di Benedetto2, Clelia Di Carlo2, Cristina Mariucci2, Maria Montisci2, Valeria Panni2, Fabiola Patani2, Lisa Vicenzi2, Luigi La Riccia1, Federica Marchetti1, Daniele Aramini1, Giovanni Mazzoni1 e Gabriele Polonara1.

  • Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia – Università Politecnica delle Marche – Ancona
  • SOD di Radioterapia e (3) Area Tecnica Professioni Sanitarie – AOU Ospedali Riuniti di Ancona

Le tecniche radioterapiche si sono evolute negli ultimi anni e risultano sempre più efficaci nella cura dei tumori; ciò comporta un maggiore impegno di tempo in radioterapia del paziente nelle procedure di centraggio e di trattamento. La pandemia COVID-19 ha messo alla prova le strutture di radioterapia che, riprogrammando la loro attività dal punto di vista dei flussi, delle tecniche e dei frazionamenti della dose, hanno garantito le condizioni di sicurezza nei percorsi radianti, sono state attive nelle cure oncologiche dando una risposta adeguata agli indici terapeutici previsti. Valutando i flussi di attività nella SOD di Radioterapia di Ancona nel periodo di maggiore criticità della pandemia, e quindi nei mesi di marzo, aprile e maggio, sono comunque emerse delle deflessioni della curva di attività in particolar modo per la cura di specifiche patologie, con conseguente modifica nell’utilizzo delle differenti metodiche di trattamento. Si è avuta una diminuzione dell’attività di circa il 15% considerando la totalità delle patologie trattate. Una volta terminata l’emergenza questi dati e le esperienze fatte devono essere comunque tenuti presenti in corso di nuova emergenza al fine che non diventi mai un’emergenza il potersi curare dalla propria malattia oncologica.

INTRODUZIONE
Il covid-19 è la patologia associata al Sars-Cov-2, il coronavirus che si è diffuso inizialmente in Cina nel dicembre 2019 e poi in tutto il mondo, diventando quella che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito pandemia l’11 Marzo 2020. L’emergenza sanitaria Covid ha avuto un impatto molto importante su tutte le strutture sanitarie che hanno impegnato buona parte delle risorse e delle attività diagnostiche e terapeutiche nella cura dei pazienti Covid. Conseguentemente, anche la cura delle patologie non Covid correlate ne ha risentito la gestione della quale è stata affidata a società scientifiche che hanno elaborato linee guida da seguire durante il periodo di emergenza. Per quanto riguarda la radioterapia, si ricordano in particolar modo le linee guida nazionali AIRO ma anche molti articoli pubblicati su riviste scientifiche nonché le linee guida stabilite dal National Health service dell’Inghilterra. Quest’ultime riguardano in particolar modo più la parte clinica dei trattamenti radioterapici, indicando i differenti livelli di priorità per i vari trattamenti. All’ultimo livello troviamo patologie quali il carcinoma alla mammella e il carcinoma prostatico, entrambe con un’incidenza importante su tutta la popolazione. L’obiettivo di questa tesi e stato quello di rilevare quale è stata realizzata la modulazione dell’attività assistenziale dei pazienti neoplastici durante la pandemia Covid-19 in un reparto di Radioterapia Oncologica.

MATERIALI E METODI
Lo studio è stato svolto nella realtà operativa della SOD di Radioterapia dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona la quale possiede macchinari ad alta tecnologia e utilizza tecniche speciali quali IMRT (Intensity-Modulated Radiation Therapy), Total Body Irradiation, stereotassi, brachiterapia e radiochirurgia stereotassica offerte per un percorso di cura ottimale dei pazienti oncologici. È stato possibile valutare l’andamento dell’attività dei trattamenti radianti attraverso un programma presente all’interno del Reparto (Insightive Analytics), il quale è in grado di estrapolare i dati inerenti i trattamenti erogati, elaborando le informazioni sotto forma di figure. Il periodo di studio prende in considerazione i mesi da gennaio a settembre del 2020.

RISULTATI
Inizialmente è stata rilevata la curva di andamento della totalità dei trattamenti, considerando il periodo da gennaio a settembre 2020 (Figura 1).

Attività dei trattamenti radioterapici da gennaio a settembre 2020

Figura 1: attività dei trattamenti radioterapici da gennaio a settembre 2020

Si nota un calo importante dell’attività nei mesi di lock down, in particolare a marzo e maggio nei quali si contano rispettivamente 73 e 99 trattamenti effettuati. L’attività è stata ripresa parzialmente nel mese di aprile che conta 125 trattamenti come nel mese di febbraio, ma sicuramente le modalità di esecuzione di essi è nettamente differente.

Confrontando l’andamento nei mesi critici da marzo a giugno del 2020 con gli stessi mesi del 2019, emerge una differenza sostanziale sia in termini di numeri dei trattamenti effettuati, che risultano più alti in tutti i mesi del 2019 rispetto al 2020, sia in termini di andamento generale dell’attività (Figura 2).

Andamento dell'attività radioterapica da marzo a giugno 2019 (A) e 2020 (B)

Figura 2: andamento dell’attività radioterapica da marzo a giugno 2019 (A) e 2020 (B)

La linearità della curva del 2019 non è riscontrabile nel 2020, che invece mostra un andamento non costante, con molte deflessioni e picchi, a verifica del fatto che sicuramente l’emergenza sanitaria Covid ha inciso significativamente nella generale attività svolta in radioterapia. Prendendo in considerazione l’attività delle TC di simulazione, i dati rilevati sono i seguenti (Figura 3).

Attività delle TC di simulazione da gennaio a settembre 2020

Figura 3: attività delle TC di simulazione da gennaio a settembre 2020

L’andamento della curva di attività delle TC di simulazione presenta una graduale discesa e successiva risalita anch’essa graduale nel periodo gennaio-giugno. L’avvio di nuovi trattamenti e quindi l’esecuzione delle TC di centraggio pretrattamento è stato in molti casi posticipato per rinuncia; questo spiega la diminuzione graduale specialmente nei mesi di maggior criticità e di emergenza (marzo, aprile e maggio 2020).

Successivamente, si è passati a valutare l’attività dei trattamenti in base alle tecniche utilizzate, considerando tra queste la 3DCRT (3-Dimensional Conformal Radiation Therapy), l’IMRT e la RapidArc (Figura 4).

Andamento dell'attività dei trattamenti radianti in base alle tecniche utilizzate

Figura 4: andamento dell’attività dei trattamenti radianti in base alle tecniche utilizzate

Dalle informazioni ricavate è stato riscontrato quello che effettivamente veniva consigliato nelle linee guida AIRO ovvero di preferire l’utilizzo di tecniche se possibile semplici non perdendo di vista la qualità dei trattamenti e le tecniche avanzate nei casi necessari. È infatti evidente come in particolar modo nel mese di aprile ci sia una ripresa dell’attività con conseguente aumento esponenziale dell’utilizzo della tecnica 3DCRT che, rispetto alle altre, è sicuramente la più semplice e veloce sia per quanto riguarda la fase di trattamento sia per tutta la fase di planning iniziale.

Quindi, sono state valutare le patologie che hanno maggiormente risentito dell’emergenza Covid.

La Figura 5 mostra l’andamento di attività della cura delle patologie cerebrali.

Figura 5: andamento dell'attività dei trattamenti cerebrali da gennaio a giugno 2020

Figura 5: andamento dell’attività dei trattamenti cerebrali da gennaio a giugno 2020

Questi trattamenti sono stati considerati sin da subito non dilazionabili nell’emergenza Covid; la cura di queste patologie si è mantenuta attiva in tutti i mesi non mostrando significative variazioni rispetto ai mesi di gennaio e febbraio considerati come assenti da emergenza pandemica.

Considerando i trattamenti del carcinoma mammario, l’attività che si è avuta nei mesi critici è la seguente (Figura 6).

Figura 6: andamento dell'attività dei trattamenti mammari da gennaio a giugno 2020

Figura 6: andamento dell’attività dei trattamenti mammari da gennaio a giugno 2020

Le patologie della mammella sono state parzialmente dilazionate nell’emergenza Covid, in quanto sono state posticipate di sole poche settimane. Dalla figura è evidente l’importante calo di attività avvenuto nel mese di marzo, dovuto ad una necessaria riorganizzazione della SOD di Radioterapia secondo le linee guida nazionali AIRO. L’attività dei trattamenti per questa patologia è stata ampiamente ripresa nel mese di aprile e tale si è mantenuta anche nei mesi successivi.

Sono state prese successivamente in considerazione le patologie polmonari (Figura 7).

Figura 7: andamento dell'attività dei trattamenti polmonari da gennaio a giugno 2020

Figura 7: andamento dell’attività dei trattamenti polmonari da gennaio a giugno 2020

Tali patologie presentano numeri più bassi nei mesi critici della pandemia, rispetto ai mesi sia precedenti che successivi. Sicuramente non c’è una singola causa che determina il calo o meno dei numeri, come in generale per tutte le patologie, ma, facendo un confronto con gli altri grafici ottenuti, le neoplasie polmonari potrebbero aver risentito maggiormente dell’emergenza sanitaria, considerando anche il sito anatomico considerato.

Sono state, inoltre, studiate le patologie rettali, delle quali la figura seguente ne mostra l’attività (Figura 8).

Figura 8: andamento dell'attività dei trattamenti rettali da gennaio a giugno 2020

Figura 8: andamento dell’attività dei trattamenti rettali da gennaio a giugno 2020

I trattamenti del retto non sono dilazionabili, anche nell’emergenza Covid-19.Tale attività è stata infatti realizzata durante tutti i mesi. Queste patologie contano in generale numeri molto bassi, avendo una bassa incidenza nella popolazione generale. Si hanno molte variazioni, aumenti e diminuzioni dell’attività, che però probabilmente hanno cause differenti rispetto all’emergenza Covid-19.

Infine, si è valutata l’attività dei trattamenti per le patologie prostatiche (Figura 9).

Figura 9: andamento dell'attività dei trattamenti prostatici da gennaio a giugno 2020

Figura 9: andamento dell’attività dei trattamenti prostatici da gennaio a giugno 2020

Queste patologie hanno risentito maggiormente della pandemia Covid-19 rispetto ad altre, in quanto i trattamenti RT potevano essere dilazionati in tutta sicurezza senza possibili criticità in futuro per i pazienti. Nel mese di maggio si ha il maggior calo di trattamento per questa patologia, dovuto al rallentamento delle visite specialistiche e dei centraggi, tranquillamente dilazionabili per i trattamenti ormonali concomitanti. I numeri calcolati nei mesi critici della pandemia rimangono comunque su livelli accettabili, nonostante per questa patologia sia necessaria una tecnica complessa di trattamento.

DISCUSSIONE
E’ stato constatato un impatto importante nella normale routine di lavoro della SOD di Radioterapia dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona a causa della pandemia Covid-19 e questo è stato possibile verificarlo confrontando in particolar modo i grafici del 2020 con quelli del 2019. Alcune patologie come il carcinoma mammario, il carcinoma polmonare ma specialmente il carcinoma prostatico hanno risentito maggiormente dell’emergenza Covid, la quale ha anche apportato modifiche nell’utilizzo delle differenti tecniche di trattamento. Nei mesi critici della pandemia sono state infatti utilizzate in maniera maggiore le tecniche radioterapiche più semplici e veloci, che comportano un minore impegno di tempo del paziente all’interno del reparto e quindi una riduzione delle probabilità di contagio.

CONCLUSIONI
La pandemia COVID-19 ha messo alla prova le strutture di radioterapia che, riprogrammando la loro attività dal punto di vista dei flussi, delle tecniche e dei frazionamenti della dose, hanno garantito le massime condizioni di sicurezza nei percorsi radianti e la continuità delle cure oncologiche, dando una risposta adeguata agli indici terapeutici previsti. Una volta terminata l’emergenza, questi dati e le esperienze fatte devono essere comunque tenuti presenti in corso di una nuova emergenza per evitare che non diventi mai un’emergenza il potersi curare dalla propria malattia oncologica.

BIBLIOGRAFIA
[1] W. Wei, D. Zheng, Y. Lei et al. “Radiotherapy workflow and protection procedures during The Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) outbreak: Experience of the Hubei Cancer Hospital in Wuhan, China” – Radiotherapy and Oncology; March 2020.

[2] A. Indini, C. Aschele, L. Cavanna et al. “Reorganisation of medical oncology departments during the novel coronavirus disease-19 pandemic: a nationwide Italian survey” – European Journal of Cancer; March 2020.

[3] T. Ohnleiter, L. Piot, A. Rogenmuser et al. “Organisation d’un service de radiothérapie pendant l’épidémie deCOVID-19: expérience du centre hospitalier de Mulhouse: Management of a radiotherapy center during the COVID-19 outbreak: The experience of the Mulhouse hospital centre (France)” – Cancer/Radiotherapie; April 2020.

[4] J. van de Haar, L. Hoes, C. Coles et al. “Caring for patients with cancer in the COVID-19 era” – Nature Medicine; May 2020.

[5] AIRO “Documento di indirizzo per la valutazione e l gestione del rischio dei pazienti e degli operatori nei reparti di radioterapia oncologica in corso di diffusione del Covid-19”; 24 marzo 2020.

[6] F. De Felice, A. Polimeni, V. Valentini “The impact of Coronavirus (COVID-19) on head and neck cancer patients’ care” – Radiotherapy and Oncology; March 2020.

[7] D. Azria, C. Hennequin, P. Giraud “Compensation de la dose totale en cas d’interruption temporaire de radiothérapie externe dans le contexte de la pandémie de COVID-19: mise au point pratique Practical update of total dose compensation in case of temporary interruption of external radiotherapy in the COVID-19 pandemic context” – Cancer Radiothérapie; April 2020.                                                        

[8] D. Trapani, A. Marra, G. Curigliano“The experience on coronavirus disease 2019 and cancer from an oncology hub institution in Milan, Lombardy Region” – European Journal of Cancer; April 2020.

[9] D. Mauri, K. Kamposioras, M. Tolia, F. Alongi, D. Tzachanis, on behalf of the International Oncology Panel and European Cancer Patient Coalition collaborators “Digital Oncology: Summary of international recommendations in 23 languages for patients with cancer during the COVID-19 pandemic” – The Lancet Oncology; May 2020.                                           

[10] M. Guckenberger, C. Belka, A. Bezjak et al. “Practice recommendations for lung cancer radiotherapy during the COVID-19 pandemic: An ESTRO-ASTRO consensus statement” – Radiotherapy and Oncology; April 2020.

[11] A. Vitullo, M. De Santis, A. Marchianò et al. “The simulation-CT: Radiotherapy’s useful tool in the race against COVID-19 pandemic. A serendipity approach” – Radiotherapy and Oncology; May 2020.

[12] “Radiation therapy considerations during the COVID-19 Pandemic: Literature review and expert opinions”

[13] W. Wei, H. Jiang, W. Chen et al. “How should we implement radiotherapy for cancer patients in China during the endemic period of COVID-19?” – Radiotherapy and Oncology; March 2020.

[14] “Indicazioni operative per l’utilizzo razionale dei DPI per il Covid-19 aggiornamento del 9 Giugno 2020. FASE 2” – Ospedali riuniti Ancona; Giugno 2020.

SITOGRAFIA

[A]
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?id=228&lingua=italiano#1

[B]
https://covid19.who.int/

Questa voce è stata pubblicata in Professioni sanitarie. Contrassegna il permalink.